di Elisabetta Vitiello

Negli ultimi anni, anche grazie allo sviluppo dei social media e dei divulgatori scientifici sul web, nella popolazione è cresciuta una grande consapevolezza nei confronti degli alimenti consumati e dei loro effetti sulla salute umana. Ciò ha comportato un notevole calo del consumo di grassi animali a favore di quelli di origine vegetale. Il grande consumo di frutta e verdura o di prodotti a base di questi, per esempio succhi e frullati, è proporzionale alla altrettanto enorme quantità di sansa generata come sottoprodotto.  

Con il termine “sansa” intendiamo la sostanza rimanente dopo le procedure di spremitura o frantumazione di frutta e verdura. La sansa è considerata una fonte estremamente preziosa di molti importanti nutrienti. Per esempio, è fonte di fibre (cellulosa, pectina, emicellulose), composti minerali, vitamine, e quantità significative di diverse proteine e grassi. Non sarebbe quindi da scartare il possibile riutilizzo della sansa nella produzione di sostanze per l’industria chimica, alimentare e nei cosmetici.

Le (innumerevoli) proprietà della sansa di mela

Gli studi finora condotti dimostrano che durante la produzione di succo di mela, gran parte dell'acqua viene rimossa, ed alcuni composti contenuti nella mela come i polifenoli (flavonoidi, acidi idrossicinnamici o diidrocalconi) rimangono in maggioranza concentrati nella sansa.

Questi sono composti antiossidanti, antinfiammatori e antimicrobici altamente attivi, riconosciuti per il loro ampio spettro di proprietà biologiche. Perciò potrebbero essere molto efficaci nel trattamento di vari problemi della pelle. Inoltre, la sansa di mela è ricca di pectina, che può essere utilizzata grazie alle sue proprietà gelificanti per la creazione di nuove formulazioni cosmetiche.

Un altro recente studio pubblicato su Scientific Reports nel 2024, ha analizzato diverse proprietà di saponi formulati con sansa di mela e carota a concentrazioni variabili del 5%, 10% e 15%.

L’idea parte dal fatto che le mele e le carote sono caratterizzate da una serie di acidi organici, sostanze esfolianti comunemente utilizzate in dermatologia e cosmetologia per il trattamento di acne, iperpigmentazione cutanea e per le procedure di esfoliazione della pelle, e che conferiscono differenze notevoli nella forza di taglio, nella durezza e nella capacità di penetrazione nei saponi contenenti la sansa.

In conclusione, la sansa di frutta e verdura rappresenta una risorsa preziosa che può essere utilizzata come ingrediente nei prodotti cosmetici.  Grazie infatti alla presenza di numerose sostanze ad azione antiossidante e alla pectina, l’impiego della sansa nei prodotti per applicazione topica potrebbe aprire nuove opportunità per l'industria cosmetica, risultando una proposta:

• innovativa, per lo sviluppo di nuove formulazioni e allo stesso tempo
• del tutto “green” e sostenibile, permettendo di realizzare prodotti a partire da sottoprodotti che altrimenti sarebbero scartati.

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Fonti: 1. Łusiak, Patrycja & Mazur, Jacek & Sobczak, Paweł & Zawiślak, Kazimierz & Panasiewicz, Marian. (2023). The Use of Carrot and Apple Pomace in the Production of Healthy Snack Bars. Agricultural Engineering. 27. 289-300. 10.2478/agriceng-2023-0021.

2. João C.M. Barreira, Ana Alvarez Arraibi, Isabel C.F.R. Ferreira, Bioactive and functional compounds in apple pomace from juice and cider manufacturing: Potential use in dermal formulations, Trends in Food Science & Technology, Volume 90, 2019, Pages 76-87, ISSN 0924-2244, https://doi.org/10.1016/j.tifs.2019.05.014.

3. Działo, Magdalena et al. “The Potential of Plant Phenolics in Prevention and Therapy of Skin Disorders.” International journal of molecular sciences vol. 17,2 160. 18 Feb. 2016, doi:10.3390/ijms17020160

4. Munarin, F et al. “Advances in biomedical applications of pectin gels.” International journal of biological macromolecules vol. 51,4 (2012): 681-9. doi:10.1016/j.ijbiomac.2012.07.002