di Elisabetta Vitiello
Il mercato cosmetico è in continua espansione, secondo un recente studio pubblicato su “Statista”, il mercato globale dei cosmetici ha registrato una crescita quasi incessante dal 2004 e si prevede che genererà ricavi per quasi 129 miliardi di dollari entro il 2028. Poiché la cura di sé e il benessere diventano sempre più importanti per i consumatori di tutto il mondo, questo mercato continua a prosperare ed è in continuo aumento la domanda di nuove molecole che abbiano il potenziale per essere incorporate nei prodotti per la cura della pelle.
Come confermato da numerosi studi epidemiologici sulla salute cutanea, un problema che desta l’interesse pubblico è il danno organico indotto dalle radiazioni ultraviolette (UV) in seguito all’esposizione solare. Poiché la pelle è lo strato più esterno del corpo risulta più vulnerabile alle radiazioni UVA e UVB, le quali comportano un aumento dell’invecchiamento cutaneo (foto-invecchiamento) e di altri disturbi della pelle, tra i quali: la cheratosi attinica ed il rischio potenziale di sviluppare tumori cutanei.
Sul mercato, ad oggi, vi sono svariati prodotti per la cura della pelle progettati per ridurre al minimo i danni causati dal sole e da altri fattori ambientali, nonostante questo, considerato la continua richiesta del pubblico, e la conseguente espansione di questo settore del mercato, sono oggetto di ricerca nuove formulazioni derivati da fonti completamente naturali, che promuovano alternative biologiche ai prodotti tradizionali o di origine sintetica. Una proposta che oggi suscita un grande interesse è proprio l’incorporazione nelle formulazioni di molecole estratte dai sottoprodotti agroalimentari, con potenziali proprietà benefiche per la pelle. Questo non solo ridurrebbe lo spreco di preziose sostanze naturali, ma offrirebbe soluzioni ecologiche per la cura della nostra pelle in grado di tutelare anche l’ambiente.
L'Esperidina: un tesoro naturale per la cura della pelle fornita dall’ambiente
Proprio perché nuove sostanze in grado di esercitare molteplici benefici sulla pelle che siano anche “amiche dell’ambiente” sono molto desiderabili, l’esperidina sembra essere un candidato promettente.
Questa sostanza fa parte della famiglia dei flavonoidi ed è considerata di estremo interesse, poiché presenta un'ampia gamma di attività potenzialmente preziose per la pelle, tra cui:
- antiossidante
- fotoprotettiva;
- antinfiammatoria;
- anticarcinogena;
- antibatterica.
L'esperidina è abbondante negli agrumi, tra cui limone, arancia, lime e pompelmo.
In generale, il suo contenuto è maggiore nella buccia degli agrumi rispetto alle altre parti degli agrumi
Una recente review pubblicata nel 2024 su “International journal of molecular sciences” dimostra come l'estrazione dell'esperidina dai sottoprodotti dell'arancia, in particolare dalle bucce ottenute da scarti agroalimentari, potrebbe portare alla formulazione di un prodotto di alto valore per l'industria della cura della pelle affrontando al contempo le sfide ambientali.
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